L'aumento di potenza impegnata del contatore è un'operazione effettuata dal distributore locale, ma è a Tate, in quanto fornitore luce, che devi richiedere la prestazione. Tuttavia i costi e le tempistiche dipendono in buona parte dal distributore.
Costi per l'aumento di potenza del contatore. Partendo dall'aspetto economico, ci sono due tipologie di costi:
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere di gestione una tantum. Il costo si applica sulla potenza disponibile e non quella impegnata.
- Costo della fornitura: vi è un costo, non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Costi per la diminuzione di potenza del contatore: i costi da sostenere sono solo i 23€ di onere di gestione.
Invece quanto seguirà è valido per chi ha un contratto luce con Tate attivato dal 18/04/2022 al 13/06/2022.
Dai 3 kW ai 4,5 kW di potenza impegnata
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere amministrativo una tantum. Il costo si applica sulla potenza disponibile e non quella impegnata.
- Costo della fornitura: noi applichiamo una quota mensile che dipende dalla potenza di contatore per le sole utenze domestiche. Questo implica, per esempio, che passare da 3 kW a 4,5 kW (potenze impegnate) comporta un costo mensile aggiuntivo di 2 €. Passeresti infatti dalla quota di 9,5€/mese a quella di 11,5€/mese. In aggiunta, vi è un altro costo, questo non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Da sopra i 4,5 kW ed entro i 6 kW di potenza impegnata
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere amministrativo una tantum. Il costo si applica sulla potenza disponibile e non quella impegnata.
- Costo della fornitura: noi applichiamo una quota mensile che dipende dalla potenza di contatore per le sole utenze domestiche. Questo implica, per esempio, che passare da 3 kW a 6 kW (potenze impegnate) comporta un costo mensile aggiuntivo di 4 €. Passeresti infatti dalla quota di 9,5€/mese a quella di 13,5€/mese. In aggiunta, vi è un altro costo, questo non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Oltre i 6kW di potenza impegnata
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere di gestione una tantum.
- Costo della fornitura: noi applichiamo una quota mensile che dipende dalla potenza di contatore per le sole utenze domestiche. La quota sarebbe di 13,50€/mese. Vi è solo un altro costo, questo non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Invece quanto seguirà è valido per chi ha un contratto luce con Tate attivato prima del 18/04/2022.
Costi per l'aumento di potenza del contatore. Partendo dall'aspetto economico, ci sono due tipologie di costi:
Entro i 6kW di potenza impegnata
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere amministrativo una tantum. Il costo si applica sulla potenza disponibile e non quella impegnata.
- Costo della fornitura: noi applichiamo una quota mensile di 0,95 €/kW/mese di potenza per le sole utenze domestiche. Questo implica, per esempio, che passare da 3 kW a 4,5 kW (potenze impegnate) comporta un costo mensile aggiuntivo di 1,425 €. In aggiunta, vi è un altro costo, questo non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Oltre i 6kW di potenza impegnata
- Costo per la procedura: il distributore richiede 61,26 €/kW di potenza disponibile aggiuntiva. In aggiunta al costo €/kW, vi è inoltre 23€ di onere di gestione una tantum.
- Costo della fornitura: noi applichiamo una quota mensile di 0,95 €/kW/mese di potenza. Questo implica, per esempio, che passare da 6 kW a 7 kW (potenze impegnate) comporta un costo mensile aggiuntivo di 1 € circa. In aggiunta, vi è un altro costo, questo non stabilito da Tate, sotto la voce "Spese per il trasporto e la gestione del contatore" (o meglio un costo che ogni fornitore deve sostenere e pagare al distributore per far arrivare l'energia ai propri clienti).
Costi per la diminuzione di potenza del contatore: i costi da sostenere sono solo i 23€ di onere di gestione.
Tempistiche
Una volta ricevuta la richiesta, la inviamo subito al distributore, il quale ha 10 giorni per evadere la richiesta.
Tale prestazione può essere fatta solo dopo essere entrati ufficialmente in fornitura con Tate.